Il Microchip
Si sta verificando sempre più spesso che i veterinari non trovino il microchip che un gatto dovrebbe avere inserito. Questo sia in gatti nati in Italia che importati. Premesso che un conto è avere un microchip e non riuscire a leggerlo perchè “smagnetizzato” (ma in questo caso lo si sente o lo si vede ad un rx) e un altro é non averlo proprio. Il microchip serve ad identificare un gatto. Il microchip non fuoriesce col tempo, ma solo appena inserito; quindi vi chiediamo queste cose:
- Quando fate inserire il microchip ai vostri cuccioli chiedete al veterinario di verificarne la presenza in sede alcuni minuti dopo l’inserimento, specialmente nei gatti a pelo lungo/semilungo, perchè il chip può fuoriuscire nel momento in cui il veterinario ritira la siringa.
- Se fate arrivare un cucciolo dall’estero chiedete ESPRESSAMENTE all’allevatrice di far verificare la presenza del microchip prima di spedire il gatto.
- Una volta arrivato il gatto in Italia fate subito verificare da un veterinario la presenza del chip stesso.
- TUTTI i gatti provenienti dall’estero devono essere microchippati all’estero e vaccinati contro la rabbia, diversamente l’AFeF non li trascriverà visto che trattasi di importazioni illegali.
- Vi ricordo anche che i gatti provenienti dall’Ucraina devono avere passaporto/libretto ucraino e non di altri paesi e devono avere la titolazione anticorpale per la rabbia; quindi difficilmente si potrà importare dall’Ucraina un cucciolo che abbia meno di 6/7 mesi.
ELEONORA RUGGIERO
Presidente Libro Origini AFeF